Conoscere le abitudini alimentari dei clienti del tuo ristorante può fare la differenza

le abitudini alimentari dei clienti del tuo ristorante
16Apr, 2023

Le abitudini alimentari cambiano sempre, sono in continua evoluzione. Le necessità italiane non fanno eccezione.
Per quanto a molti piaccia mangiare secondo tradizione e seguire le ricette che vengono tramandate di generazione in generazione, diventa sempre più difficile, a volte quasi impossibile, rimanere fedeli alla cucina dei nostri nonni. A tal proposito, scopri come tradizione e riconoscibilità possono essere 2 fattori principali per aprire un ristorante di successo.

Con l’evoluzione dei cibi, si sta assistendo anche alla crescente diffusione di malattie o intolleranze alimentari che, spesso, rendono quasi impossibile per alcuni recarsi al ristorante.
Proprio perché c’è una crescente richiesta di diete particolari, anche i ristoranti devono adeguarsi.

Tale adeguamento, oltre a favorire la copertura di una nicchia di mercato sempre più ampia, consente anche di differenziarsi rispetto ai diretti concorrenti. Il guadagno in termini di immagine, inoltre, sarà enorme.

Andiamo per gradi e cerchiamo di capire perché è essenziale offrire diverse diete adeguate alle varie esigenze alimentari.


Allergie e intolleranze alimentari: un problema crescente

Negli ultimi anni in Italia si sta assistendo a un aumento dei problemi relativi l’alimentazione. Le conseguenze sono da ricercare in molteplici fattori. Spesso l’ereditarietà è una base importante e che influenza enormemente le proprie vite.

Ultimamente, però, ciò che scatena anche piccole intolleranze è da ricercare in alimenti sempre più poveri a livello nutrizionale, cibi troppo elaborati, raffinati o che subiscono troppe lavorazioni che vanno a impoverire il cibo stesso.

Questi sono alcuni dei motivi che hanno causato un boom di celiaci in Italia.

Per fortuna negli ultimi decenni in Italia si è assistito anche a una diffusione di prodotti pensati appositamente per i celiaci, proprio per andare a sopperire a una crescente domanda. Nei principali supermercati ci sono interi settori dedicati a dolci, salumi, pasta e farine totalmente privi di grano e suoi derivati.

Nonostante vi sia una maggior attenzione da parte della grande distribuzione, lo stesso, purtroppo, non si può dire dei ristoranti e dei locali pubblici.


Vegetariani e vegani: due diete sempre più diffuse

Non sempre dietro a una dieta particolare vi sono intolleranze o malattie, a volte è anche una libera scelta.

Poco importa se tale scelta venga fatta perché non piace la carne o perché si amano gli animali e li si vuole rispettare. Ciò che è importante sapere è che anche i vegetariani e i vegani sono sempre più presenti sul suolo italiano.

Anzitutto facciamo una distinzione tra vegetariani e vegani, due termini che troppo spesso vengono confusi o usati come sinonimi.

Senza cadere nelle numerose declinazioni, si definisce dieta vegetariana quell’alimentazione che esclude il consumo di carne e di tutti quei cibi all’interno dei quali sono presenti prodotti ottenuti dalla lavorazione di fibre animali. Per esempio alcuni zuccheri vengono sbiancati con il carbone animale che deriva dalle ossa degli animali.

La dieta vegana, invece, è ancora più restrittiva. I vegani, infatti, bandiscono qualunque alimento riconducibile al mondo animale. Non solo carne quindi, ma anche uova e latticini. Coloro che aderiscono a questa dieta, rifiutano anche l’utilizzo della lana poiché prodotta dagli animali.

I vegani prestano quindi grandissima attenzione alla provenienza dei cibi e, soprattutto, di come gli stessi vengono lavorati e trattati.
Pensa che vegetariani e vegani mangino solo frutta e verdura, però, è estremamente riduttivo.
Un esempio lampante è dato, ancora una volta, dai supermercati e dalla grande distribuzione.

Sugli scaffali e nel banco frigo, è sempre più comune trovare alimenti idonei per essere consumati da vegetariani e vegani. Si tratta di prodotti molto vari composti da numerosi cereali, ovviamente verdura, seitan e tofu.

L’abilità sta nel riuscire a preparare piatti gustosi e succulenti in grado d appagare l’occhio anche dei più scettici.


Maggior attenzione verso tutte le diete

Avvicinarsi a queste cucine non è facile e, di certo, non si può improvvisare nulla.
Per rispettare le necessità di tutti i clienti, i ristoratori devono essere a conoscenza delle diverse pratiche alimentari, delle leggi che regolano la preparazione di questi cibi e, soprattutto, sapere come gli alimenti vengono trattati e lavorati.

Le nozioni da sapere sono tante e, per le questioni più tecniche, è bene affidarsi a degli esperti e frequentare corsi appositi, spesso tenuti dalle associazioni di categoria. Si avrà così il modo di scoprire un mondo sconosciuto ai più, di mettersi al passo con i tempi e di comprendere appieno la realtà vissuta da molti consumatori.

Un altro importante consiglio riguarda la preparazione dei piatti. Rendere appetibili degli ortaggi può essere complicato, soprattutto se non si è avvezzi a utilizzare in cucina ingredienti come semi o tofu. Anche in questo caso, quindi, sarebbe opportuno frequentare corsi di cucina appositamente incentrati sulle diverse diete presenti in Italia. Grazie ai consigli di chef ed esperti, sarete in grado di preparare pietanze rispettose delle diverse abitudini alimentari e talmente accattivanti da attrarre un pubblico più vasto.

Non dimenticate i corsi di aggiornamento. Le abitudini alimentari cambiano così come le diete e le intolleranze. Essere costantemente informati su tali evoluzioni consentirà al locale di assecondarle e di essere sempre all’avanguardia.

Ricordate sempre di pubblicizzare queste peculiarità dei vostri locali anche sui social. Sponsorizzazioni su Facebook e Instagram, creazione di eventi con le associazioni di categoria, fotografie di piatti cucinati in loco: ecco a cosa si deve mirare.

Volete approfondire l’argomento social network? Leggete la nostra guida Instagram per ristoranti.

Lavorare a stretto contatto con associazioni per celiaci, vegani o vegetariani vi consentirà di pubblicizzare il vostro ristorante a livello locale e, magari, di inserirlo in apposite liste di esercizi commerciali rispettosi delle diverse esigenze alimentari.

L’attenzione alimentare passa anche, e soprattutto, per il web. È qui che le persone fanno ricerche, si informano e selezionano i ristoranti in cui recarsi, ed è qui che il vostro ristorante deve apparire al meglio e deve avere un sito web in grado di mettere in evidenza i vostri punti di forza ed il vostro menù.


I vantaggi per il ristorante

Curare maggiormente la propria cucina per attrarre anche coloro che seguono diete particolari non solo aiuta l’immagine del locale, ma lo apre a un indotto di clientela ancora poco sfruttato.
Se, per esempio, in una famiglia ci sono persone celiache o vegane e nella loro città di residenza non vi sono ristoranti che sappiano venire loro incontro con appositi menù, l’intera famiglia non potrà recarsi fuori a cena.

Del resto nessuno sarebbe disposto a lasciare a casa un parente o un amico affetto da allergie o intolleranze alimentari, solo per andare fuori a pranzo o a cena.
Se si considera che in Italia è in aumento il numero di persone che, per vari motivi, seguono alimentazioni particolari, è facile comprendere e immaginare il gran numero di persone escluse dai ristoranti e, come loro, anche i propri amici e parenti.

Per molti imprenditori, l’attenzione alle diverse diete rappresenta una piccola nicchia di mercato e, a volte, anche una semplice problematica. Del resto cucinare per i celiaci impone il massimo rispetto di alcune regole in cucina, per evitare contaminazioni e, quindi, problemi per i clienti. Lo stesso dicasi per i vegani.

Rivolgersi ad una nicchia ben precisa è anche un ottimo modo per stimolare la condivisione dei tuoi articoli, un motivo in più per cui creare contenuti di valore è una scelta vincente.

Ma troppo spesso ci si dimentica di considerare l’indotto economico a cui si rinuncia solo per faticare meno in cucina o per avere meno problemi. Un esempio è rappresentato dalle pizzerie. Alcune pizzerie, infatti, offrono già da anni pizze per celiaci, lavorate nel pieno rispetto delle linee guida fornite dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia). Questi locali sfruttano la nicchia di mercato della celiachia assicurandosi un grande indotto economico e garantendo a celiaci e ai loro parenti una cena fuori totalmente priva di rischi.

È quindi evidente che i guadagni superano di gran lunga i costi o le precauzioni che devono essere prese.
Non dimentichiamo, inoltre, che nei ristoranti vegetariani o vegani ci vanno anche persone che non seguono questo tipo di dieta. Quando il cibo servito è buono, fresco, accattivante e gustoso, l’indotto economico e le persone disposte a provare qualcosa di nuovo aumenteranno notevolmente, così come le recensioni positive.

Le diverse abitudini alimentari non devono più essere viste come un problema o una questione da ignorare, ma come un punto di partenza per ampliare il proprio business, come una possibilità di guadagno e di creazione di una forte immagine aziendale.

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