Vediamo insieme quale sia il modo corretto di farsi pubblicità su internet da parte dei medici senza correre il rischio di ricevere sanzioni.
Riporto qui di seguito l’Art. 56 del Codice di Deontologia Medica relativo alla Pubblicità informativa sanitaria, e il comma 525 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018 entrata in vigore il 1 gennaio 2019.
Art. 56 del Codice di Deontologia Medica relativo alla Pubblicità informativa sanitaria
La pubblicità informativa sanitaria del medico e delle strutture sanitarie pubbliche o private, nel perseguire il fine di una scelta libera e consapevole dei servizi professionali, ha per oggetto esclusivamente i titoli professionali e le specializzazioni, l’attività professionale, le caratteristiche del servizio offerto e l’onorario relativo alle prestazioni.
La pubblicità informativa sanitaria, con qualunque mezzo diffusa, rispetta nelle forme e nei contenuti i principi propri della professione medica, dovendo sempre essere veritiera, corretta e funzionale all’oggetto dell’informazione, mai equivoca, ingannevole e denigratoria.
È consentita la pubblicità sanitaria comparativa delle prestazioni mediche e odontoiatriche solo in presenza di indicatori clinici misurabili, certi e condivisi dalla comunità scientifica che ne consentano confronto non ingannevole.
Il medico non diffonde notizie su avanzamenti nella ricerca biomedica e su innovazioni in campo sanitario non ancora validate e accreditate dal punto di vista scientifico, in particolare se tali da alimentare attese infondate e speranze illusorie.
Spetta all’Ordine professionale competente per territorio la potestà di verificare la rispondenza della pubblicità informativa sanitaria alle regole deontologiche del presente Codice prendere i necessari provvedimenti.
[fonte: portale.fnomceo.it]
Comma 525 della legge n. 145 del 30 dicembre 2018
Il comma 525, prevede che le comunicazioni informative da parte delle strutture sanitarie private di cura e degli iscritti agli Albi degli Ordini delle Professioni Sanitarie, di cui alla legge 11 gennaio 2018, n. 3, in qualsiasi forma giuridica svolgano le loro attività, comprese le società di cui all’articolo 1, comma 153, della legge 4 agosto 2017, n. 124, possono contenere unicamente le informazioni di cui all’articolo 2, comma 1, della legge 4 agosto 2006 n. 248.
Il dato fortemente innovativo riguarda l’esclusione nelle comunicazioni informative di qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo nel rispetto della libera e consapevole determinazione del paziente a tutela della salute pubblica, della dignità della persona e del suo diritto ad una corretta informazione sanitaria.
Occorre, preliminarmente chiarire che le informazioni previste dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, sono quelle relative alla possibilità di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall’ordine.
[fonte: ordinemedici.al.it]
Il marketing medico
Come tu stesso hai avuto modo di leggere, i messaggi pubblicitari da parte dei medici devono avere le seguenti imprescindibili caratteristiche:
- veritieri
- corretti
- funzionali all’oggetto dell’informazione
- mai equivoci, ingannevoli e denigratori
L’etica professionale, dunque, ti impone di utilizzare termini neutri e soprattutto chiari. La corretta pubblicità all’interno del settore sanitario, dunque, deve essere di tipo informativo e non utilizzare termini o strategie propri del marketing più commerciale.
Ora che abbiamo capito i limiti entro i quali è possibile comunicare, iniziamo dall’elemento cardine della pubblicità su internet: il sito web.
Il sito internet
A mio avviso non esiste una strategia di web marketing vincente se al centro di essa non si trova un sito internet professionale. Se sei interessato a scoprire come la nostra web agency realizza siti internet per medici puoi approfondire l’argomento nel precedente articolo pubblicato in questo blog.
Come abbiamo, all’interno delle pagine del tuo sito, devono essere presenti informazioni chiare, veritiere, e provabili.
Presta, quindi, grande attenzione al tuo curriculum e a quello dello staff del tuo studio.
Dopo aver dedicato un’intera sezione alla tua figura professionale, è il momento di dare spazio ai servizi offerti.
Anche l’informazione pubblicitaria relativa a questi ultimi non deve essere in alcun modo ingannevole. Per esempio, non ti è consentito essere equivoco nel parlare dei risultati delle tue cure, né a parole, né attraverso foto o immagini.
Spesso, infatti, le parole che si usano all’interno dei testi, possono essere fraintese da chi, soffrendo di una particolare patologia, crede e spera di trovare rimedio andando oltre ai semplici concetti espressi.
La linea che ti consiglio di seguire per una corretta pubblicità è quindi la semplicità e la chiarezza delle informazioni.
Il web marketing
Ora che abbiamo capito la grande importanza che ha un sito internet informativo e professionale, non dobbiamo far altro che promuoverlo.
Come puoi approfondire meglio leggendo l’articolo dedicato alle migliori strategie di web marketing per medici, infatti, avere un sito web, senza fare in modo che si posizioni tra i primi risultati di ricerca su Google, è abbastanza inutile.
È senza dubbio la SEO (ottimizzazione sui motori di ricerca) il servizio più utile per promuovere online il tuo poliambulatorio, nel caso tu ne sia il direttore sanitario.
Per rendere le pagine del tuo sito particolarmente appetibili agli algoritmi di Google è necessario che possiedano alcune caratteristiche sia dal punto di vista tecnico e di quello dei contenuti.
Molti non sanno, per esempio, che limitarsi ad elencare i propri servizi offerti è praticamente inutile da questo punto di vista.
È fondamentale, visto l’elevato numero di siti web presenti su internet, dedicare almeno un’intera pagina per ogni vostro servizio. Documentare con foto e testi che ne descrivono le caratteristiche.