Come fare Local Marketing con Google My Business e non solo

local marketing
23Set, 2023

Per un’attività locale la propria scheda di Google My Business è di importanza vitale. Pensa solamente alla facilità con cui puoi mostrare i tuoi orari di apertura, i tuoi contatti (telefono, indirizzo e email) e le tue foto. Possiamo dire che, per chi ti cerca su Google, è uno dei principali punti di approdo e di transito. Ma non basta: Google My Business può far parte di una più ampia strategia pubblicitaria denominata Local Marketing.


I migliori libri sul Local Marketing

Credo che sia molto importante avere una buona base tecnica di partenza per riuscire a pubblicizzare la tua attività locale. Per questo motivo ti elenco qui sotto alcuni libri che possono realmente formarti.

Storie di local marketing di Cinzia De Falco

Questi sono i capitoli che ho trovato più interessanti:

  • Otto vantaggi per i quali avere una scheda Google My Business
  • La rivoluzione in campo SEO: primi su Google con Google My Business
  • Come ottimizzare la tua scheda Google My Business
  • Sei efficaci strategie di local marketing per aumentare la visibilità e vendere di più
  • Google scende in campo con i propri influencer: Local Guides, un altro prezioso strumento per posizionarti nella Local SEO
  • Cinque consigli utili per ottimizzare la tua campagna Google Ads Express e portarla al successo

Local marketing di Francesco Antonacci e Cristiano Carriero

Ecco alcuni capitoli che ti consiglio di leggere con attenzione:

  • Local storytelling
  • Come si comportano i consumatori nella ricerca di business locali?
  • Content marketing e link building per attività local
  • Backlink, menzioni, SEO off-site e digital PR
  • Content marketing per le community
  • I tre plus per valutare un contenuto social
  • Come pensare e realizzare contenuti per le aziende locali
  • Social media: non c’è pubblicità senza strategia
  • Case study

SEO per attività locali di Daniele Solinas

Questo libro è molto tecnico e quindi consigliato per tutti coloro che oltre a capire vogliono anche agire. Ecco alcuni argomenti affrontati:

  • Gli algoritmi di Google ad impatto locale
  • Le tre regole della local SEO
  • L’ottimizzazione on-page
  • Come intercettare i bisogni locali
  • Punta sulle FAQ
  • Link building per attività locali
  • Non esiste solo Google

Social local marketing di Tino Bassu e Domenico Mancuso

Se sono i social il tuo ambiente naturale allora in questo libro puoi approfondire anche questi importanti argomenti:

  • La profilazione: uno strumento per la tua azienda
  • La forza del brand positioning
  • Attenzione: fai marketing per la tua azienda o anche per i tuoi competitor?
  • Assicurati un cliente e non una vendita
  • Remarketing, il vero segreto
  • Attrarre e “nutrire” clienti con la membership
  • Creare una strategia evitando gli errori che bruciano il budget


Anche i grandi marchi internazionali fanno local marketing: alcuni casi di successo

marketing locale Coca-Cola

Julie van Strien di Marvia ha raccolto in un articolo (in inglese) 12 esempi di local marketing di successo ad opera di grandi brand.

Cosa ci insegna tutto questo?

Local marketing non significa solo curare la scheda di Google My Business della propria attività (o di tutti i tuoi punti vendita). Benché sia fondamentale che tutte le informazioni di contatto siano chiare, aggiornate e ben visibili, fare marketing locale è molto di più.

Se devo trovare un filo comune che lega tutti i casi di successo elencati da Julie, direi che è l’attenzione e la sensibilità nei confronti della comunità locale.

Nike ha realizzato la campagna “Nothing Beats a Londoner”. I protagonisti non sono le star del calcio o di altri sport (che sono comunque presenti con brevissime apparizioni). Sono diversi giovani londinesi che praticano i più svariati sport, ognuno nel proprio ambiente, e tutti rigorosamente in abbigliamento Nike.  A causa dell’enorme numero di diverse location londinesi e del tipico umorismo inglese, ogni londinese si è riconosciuto nello spot ed il successo della campagna è stato davvero enorme.

Tradizioni, gusti a tavola, squadre sportive, produttori a km0, quartieri della città… Sono tutti elementi che hanno dato il via a queste campagne di local marketing.

Guarda, per esempio, lo spot “Più italiana di quanto immagini” della Coca-Cola.

Fare local marketing, quindi, significa capire come arrivare al cuore dei tuoi clienti. Dimostrare che conosci ciò che li rende unici e legati al proprio territorio.

A proposito di Coca Cola, lo sapevi che questo brand ha realizzato una celebre campagna pubblicitaria utilizzando il modello AIDA?


Quando la campagna di comunicazione si è rivelata un boomerang: il caso di Pandora

campagna pubblicitaria Pandora loves Italy

Uno degli esempi più eclatanti di una campagna di local marketing sfociata nella polemica è quello di “Pandora loves Italy”.

Il tentativo era quello di omaggiare alcune città italiane dedicando un nuovo charm per ciascuna di esse.

La scelta del Ponte Rialto per Venezia, del giglio per Firenze e del Colosseo per Roma è stata accettata in maniera unanime.

La polemica, invece, è scoppiata per l’associazione di una pecorella con la regione Sardegna. Un vero e proprio schiaffo morale nei confronti di nuraghe, abiti ed usanze tipiche di questa isola.

E che dire poi della scelta di Pandora di associare una macchina fotografica alla Sicilia, una biciletta a Milano e la pasta a Bologna, città dei tortellini?

Local marketing significa conoscere e valorizzare le comunità locali. Se non le si conoscono il rischio di un effetto boomerang per una campagna di comunicazione è dietro l’angolo.


Anche Amazon Prime Video pensa al local marketing e decide di offrire servizi localizzati per i primi 3 mercati del sud-est asiatico

Amazon Prime Video

Se persino un colosso multinazionale dei servizi di streaming capisce l’importanza del local marketing e della necessità di approcciarsi in maniera specifica ai mercati locali, ci fa capire quanto sia attuale e “globale” questo tema.

Il desiderio da parte di Amazon Prime Video di aumentare la sua base di abbonati in Indonesia, Thailandia e Filippine l’ha portata ad investire nella produzione locale.

È stata definita la prima campagna di marketing locale su vasta scala.

Nonostante la piattaforma in questi mercati fosse disponibile sin dal 2016 è solo con questa nuova iniziativa che Amazon decide di presentare al pubblico qualcosa di nuovo, oltre ai contenuti originali.

Non si tratta solo di modificare la lingua dell’interfaccia per renderla più fruibile, ma di investire nei creatori di contenuti locali. Scelta che mira ad offrire prodotti più in linea con la richiesta di questo specifico pubblico.

Maggiori informazioni le puoi trovare in questo articolo di TechCrunch.

Credo che, molto più in piccolo, lo stesso discorso possa essere fatto per la nostra agenzia e per la provincia di Forlì Cesena in cui opera.

Quando si parla di local marketing, infatti, non si intende affatto un’operazione di marketing “in piccolo”. Budget e pubblico sono ridotti, è vero, ma la strategia va costruita proprio in base alle specifiche caratteristiche della zona.

Non stiamo parlando di lingua differente come per Amazon Prime Video, ma certamente di abitudini, esigenze, tradizioni e valori di una cerchia ristretta di persone. Persino l’aspetto territoriale e geografico non è da sottovalutare.

Per questo motivo, quando devi fare local marketing e non sai quale web agency scegliere, ti consigliamo di affidarti ad una agenzia che conosca il tuo territorio.

A proposito di Amazon, scopri anche cosa scrivere per vendere un prodotto all’interno della più grande Internet company al mondo.


Local link building, l’attività SEO di local marketing più efficace

local link building

La local link building è una delle attività di web marketing più potenti che tu stesso puoi realizzare. Proprio per questo motivo è importante fare alcune premesse. Gli errori che commetti, infatti, possono ripercuotersi negativamente sul posizionamento del tuo sito.

Prima di iniziare ti invito a leggere l’altro articolo di questo blog in cui sono elencati i 20 fattori di ranking per migliorare il posizionamento delle aziende su Google Maps.

Se sei interessato anche alle campagne su Google Ads, scopri come pubblicizzare un ristorante o un’attività locale all’interno di Google Maps. Scopri anche Performance Max per gli obiettivi relativi ai viaggi di Google Ads, il nuovo tipo di campagna basata su obiettivi che ti permette di aumentare le prenotazioni dirette al tuo hotel ottimizzando la spesa pubblicitaria. Potrebbe anche interessarti l’articolo che abbiamo dedicato al digital marketing per hotel.

Link in entrata non naturali

Partiamo con una delle cause più frequenti di penalizzazione. Prenditi qualche minuto per leggere l’articolo di Valentina Pacitti all’interno del blog di Semrush.

Se hai fretta, ecco una lista degli elementi che ritengo più importanti:

  • Link sponsorizzati e a pagamento in articoli e post del blog.
    Un esempio. Hai una palestra di fitness a Milano e vorresti essere in prima posizione per questa parola chiave? E allora perché non scrivere un bell’articolo e inviarlo ad un giornale online? Oppure chiedere ad un blogger se può scrivere un articolo che parla della tua palestra? Se nel testo del link utilizzi la frase “palestra fitness Milano” e lo fai puntare al tuo sito, ecco, questo è il classico segnale che Google riconosce come link sponsorizzato. Anchor text come questi vengono chiamati money anchor e te ne parlò più avanti.
  • Directory web ed elenchi di link.
    E qui viene il bello. Uno dei più grandi equivoci del local marketing è che per fare local SEO si debba inserire il proprio sito web in quante più directory locali possibile. Non farlo! Seleziona le 4 o 5 directory che conosci o di cui hai sentito parlare e fermati qui. Mai sentito parlare di servizi di local listing management? Ti consiglio di evitarli anche se molto sponsorizzati. Queste sono le mie preferite: Apple Maps, Bing, Cylex, Facebook, Foursquare, Google Business, HERE, Hotfrog, TripAdvisor e Yelp.

Anchor text, ovvero, quale testo inserire nel link che porta al tuo sito web

Semrush spiega in una sua guida (in inglese) quali e quanti sono i tipi di anchor text. Anche questa volta ti consigli di leggere tutto l’articolo con attenzione, ma, in alternativa, ti pubblico i contenuti più importanti.

  • Money anchor.
    Sono facilmente riconoscibili in quanto il testo del link corrisponde esattamente con una delle parole chiave con cui stai tentando di posizionarti. Ti potrei consigliare di utilizzarne solo pochi e di cambiare tutte le volte il testo del link. Ma non lo farò! Escludili subito dalla tua strategia di local link building. Fare local marketing con tecniche black hat è il peggiore consiglio che puoi ricevere. Scopri, infatti, perché oggi non ha più senso utilizzare tecniche SEO black hat per aumentare la visibilità su Google Maps.
  • Compound anchor.
    Anche questi link sono potenzialmente pericolosi. Sono un mix tra i branded anchor (il semplice nome della tua azienda) e i money anchor. Esempio: “palestra fitness Pinco Palla di Milano”. Se sei consapevole del potenziale rischio allora ti consiglio di utilizzarli, senza, però, esagerare. Hai bisogno di un pizzico di creatività e fare il giusto mix. Esempio 2: “palestra Pinco Palla di Via Monte Napoleone a Milano”.
  • Branded anchor.
    Sono i link che utilizzano come testo il nome esatto del tuo brand o della tua azienda. Non sono per nulla tossici.

Riassumendo fin qui

Come avrai capito per fare local link building devi muoverti con consapevolezza e cautela. Come detto è forse la strategia di local marketing più potente per quando riguarda la SEO. Desideri che un giornale locale online pubblichi un articolo su di te? Perfetto! In questo caso evita assolutamente i money anchor. Meglio un branded anchor. Eventualmente “proteggiti” chiedendo di utilizzare per il link l’attributo rel più idoneo.

Dopo le (doverose) premesse eccoci al punto: come aumentare la popolarità del tuo sito web attraverso la più potente strategia di local marketing, la local link building.

Come trovare siti per la local link building

Abbiamo già dedicato un articolo ai migliori suggerimenti per fare link building. Ora, invece, vediamo come è possibile applicare questa strategia in ambito locale.

Ti ho già parlato di come gestire al meglio i giornali online locali per aumentare la tua reputazione online.

È possibile fare altro?

Sì, per esempio, contattando gruppi e associazioni della tua città. Possibilmente quelli che si occupano di un tema pertinente con il tuo ambito lavorativo.

Parti con una prima ricerca su Google “eventi [nome della tua città]”. Ripeti questa ricerca più volte l’anno. Per ogni evento interessante che trovi, guarda chi è l’organizzatore. Una volta che l’hai scoperto, verifica se possiede un sito web. Se sì, non ti resta che contattarlo.

Nell’email che invii all’associazione o al gruppo organizzatore, trasmetti le passioni che vi accomunano. Passa, quindi, al motivo del contatto e fai la tua proposta. Informati se puoi dare il tuo contributo offrendo qualcosa. Una piccola somma in denaro per sostenere l’associazione. Uno sconto particolare per tutti i membri dell’associazione che intendono acquistare un tuo prodotto o servizio. Oppure proponi una convenzione speciale.

In cambio chiedi di poter essere inserito nel loro sito web come sostenitore, magari con il tuo logo in piccolo.

Puoi trovare questi contatti anche con altre ricerche su Google: “associazioni [città]” o “gruppi [città]”.

Siccome stiamo facendo local marketing, la domanda ora è: come faccio a valutare i siti migliori per la local link building?

Semplice: installa la MozBar per Google Chrome. Navigando su internet con questa toolbar aperta, infatti, ha la possibilità di conoscere, in tempo reale, la Domain Authority di ogni sito web. Maggiore è la sua autorevolezza e maggiori saranno i benefici per te.


Come fare link building nel marketing locale spiando i tuoi competitor

come spiare i concorrenti nel marketing locale online

Se la link building è fondamentale per un buon posizionamento, lo stesso vale per la local SEO e il digital marketing locale. Ovvio, con le dovute proporzioni e relativi budget.

Nel paragrafo precedente abbiamo approfondito il discorso relativo alla tipologia dei link in entrata e alla possibilità di contare sulle associazioni della tua zona.

Vediamo ora un’altra tecnica che ti sarà molto utile per la link building. Ciò che devi fare è abbastanza semplice e non richiede nessun programma a pagamento. Tutto quello che ti serve è Google stesso.

La sfida del marketing locale online è semplice: essere davanti a tutti nelle ricerche locali relative ai tuoi prodotti o servizi. Studiare i siti che sono in questo momento meglio posizionati del tuo ha proprio questo scopo: capire il motivo per cui sono ritenuti da Google migliori. In altre parole, quali link in ingresso stanno ricevendo.

Facciamo un esempio pratico.

Cerca su Google un tuo prodotto o servizio seguito dal nome della tua città. Guarda i risultati e segnati il dominio delle aziende locali che sono meglio posizionate rispetto alla tua.

Parti dalla prima (es: aziendapincopalla.it). Cerca su Google proprio il suo dominio. Non devi aprire il suo sito, ma, appunto, cercare su Google tutte le pagine in cui compare.

I primi risultati faranno parte del sito dell’azienda. A seguire troverai probabilmente i suoi profili social. Continua a scorrere e probabilmente troverai siti o portali dove potrebbe essere presente anche la tua azienda ma ancora non lo è.

Mi rendo conto che si tratta di un’analisi del gap dei backlink dei competitor molto “artigianale”. Ma per il marketing locale in cui i budget sono ragionevolmente più ridotti, rimane una valida alternativa all’abbonamento di costosi programmi per la SEO.


Approfondimenti: web marketing per attività locali

In questo blog abbiamo pubblicato alcune semplici e pratiche guide di strategie di marketing online per diverse tipologie di attività locali.

Cosa non fare quando si fa pubblicità per dentisti, come pubblicizzare uno studio dentistico nel rispetto delle regole e alcuni “trucchi” da sfruttare con il WhatsApp Marketing per una spinta in più.

Utilizza le risposte rapide di WhatsApp Business per non intasare la reception per tutte le domande più frequenti, dà il buongiorno ai tuoi ospiti e viziali con un messaggio di cui sentiranno la mancanza e ricorda: il WhatsApp Marketing per hotel continua anche dopo che le vacanze sono finite.

Impara a comunicare senza un linguaggio comprensibile dai soli “addetti ai lavori”, scopri come Facebook può aiutarti nella ricerca del tuo pubblico e utilizza il WhatsApp marketing per la tua associazione. Imparerai che è la strategia di comunicazione più diretta e conveniente.


Come chiedere una consulenza di local marketing alla nostra agenzia di Forlì Cesena

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